La “ragazza di Trieste” incanta il Teatro Verdi
Concerto per la Giornata delle Forze Armate e i 150 anni d’Italia (di Emidio Lapalla)
TRIESTE – Bionda, col “sorriso che conquista”, ma con la capacità e la tenacia di un consumato artista del podio: questo, in poche parole, il ritratto professionale del Capitano – ma molto più confacente è l’appellativo di Maestro – Antonella Bona, che ieri sera, in un “Verdi” gremito in ogni ordine di posti, ha saputo strappare interminabili applausi a un pubblico caloroso ed entusiasta che, al termine del Concerto della Banda dell’Esercito, sembrava non voler più lasciare il Teatro.
La manifestazione, organizzata (nell’Ambito delle attività volute dal Ministero della Difesa per celebrare la Giornata delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale) dal Comune in collaborazione col Comando Militare triestino, ha visto la partecipazione delle massime autorità, civili e militari, della città.
La Banda dell’Esercito, complesso musicale che è riduttivo chiamare Banda, perché suona come le migliori orchestre sinfoniche, è uno dei complessi più noti nel settore a livello internazionale, che svolge – oltre ad una qualificatissima attività istituzionale di fronte alle massime autorità dello Stato – una grande quantità di concerti.
Il programma prevedeva musiche di Novaro, Cimarosa, Rossini, Bellini e Verdi, in una sorta di summit dell’italianità in musica quanto mai consona alla serata.
L’apice di questo repertorio si è però avuto quando, evocando in un “melange di musiche” brani che hanno accompagnato la nostra memoria d’italiani (forse di un tempo, ma mai come ieri sera uniti in una rievocativa attualità), la Banda ha intonato una serie di Canti Alpini, un toccante Silenzio e un arrangiamento de “La campana di San Giusto” bello come mai si è ascoltato: qui gli spettatori hanno vissuto un intenso attimo di commozione e di unione spirituale, di memoria del passato, di quel sentire comune che ha meritato alla nostra città l’appellativo di “leonessa d’Italia”.
A scatenare questa magia, questo momento irripetibile, è stata la Banda dell’Esercito Italiano, il Nostro Esercito (!), del quale siamo orgogliosi nel mondo; è stata la formidabile bacchetta di questo Direttore, che per una sera è stata tutti noi, e che nel ricordo di chi era presente resterà a lungo – parodiando la nostra Canzone – la “ragazza di Trieste”!
Sabato 05 Novembre 2011 – 07:16 – Il Corriere dell’ Adriatico